giovedì 1 marzo 2007

La nebbia agli irti colli...

La nebbia, molto comune nelle nostre zone, è formata da goccioline d'acqua in sospensione che riducono notevolmente la visibilità, per questo il fenomeno è pericoloso.
La nebbia si forma allo stesso modo di una nuvola: quando la temperatura scende sotto il "punto di rugiada" (cioè la temperatura al di sotto della quale quella massa d'aria diventa satura di vapore), il vapore acqueo in eccesso condensa come piccole goccioline d'acqua che rimangono in sospensione. In quanti modi si forma la nebbia???
Esistono 6 tipi di nebbia, in base al meccanismo di formazione:
1. Nebbia da irraggiamento: quando la massa d'aria si raffredda a contatto con il suolo che ha perso rapidamente calore (il meccanismo più semplice, frequente in pianura veneta);
2. Nebbia d'avvezione: quando l'aria umida viene spinta da una zona calda verso una superficie fredda (per esempio ricoperta dalla neve);
3. Nebbia da evaporazione, quando una massa d'aria fredda passa sopra una massa d'acqua calda;
4. Nebbia di valle, quando nel fondovalle più freddo dei versanti (inversione termica) ristagna aria umida;
5. Nebbia da risalita o orografica, quando l'aria calda è sospinta verso le cime più fredde dei monti;
6. Nebbia da precipitazione, quando il raffreddamento è legato alla pioggia.
[Fonte: Focus n. 171 - gennaio 2007]

2 commenti:

Matteo ha detto...

E per completare:
"Foschia e nebbia sono goccioline d'acqua in sospensione nell'aria. La foschia riduce la visibiltà tra 1 e 10 km, la nebbia a meno di 1000 m.
La rugiada è formata da grosse gocce che si depositano al suolo. La brina si ha quando queste gocce gelano perchè la temperatura è sotto 0°C. Altro fenomeno spettacolare è la nebbia gelata per cui gli alberi sembrano tanti scheletri..."

Matteo ha detto...

La foto inserita in questo post è stata scattata negli ultimi metri del sentiero che porta al rifugio Dal Piaz (BL) durante l'escursione multidisciplinare di Scienze Naturali 2005.